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L'America Latina: nuova terra di conquista?

Data ultimo aggiornamento: 14/02/2022

Il Centro e Sudamerica sono stati investiti pesantemente dalla pandemia. In aggiunta al pesante contributo in termine di vittime e di contagiati, il continente ha subito un durissimo contraccolpo sul piano delle economie. Soprattutto nei mesi in cui le misure di contenimento sociale hanno operato in maniera più rigida sono venuti meno i costituenti principali del prodotto nazionale lorso: (i) materie prime, il cui prezzo si è fortemente contratto durante i mesi delle misure di contenimento sociale; (ii) rimesse degli emigrati; (iii) turismo. La conseguente crisi economica abbinata alle devastazioni sociali provocate dalla pandemia hanno colpito i fragili equilibri politici del continente. I processi di consolidamento delle democrazie hanno subito degli arresti e si è assistito al sovvertimento di molte compagini di governo.. In questo contesto estremamente difficile si sono inserite Cina e Russia, che puntano rispettivamente a un accesso privilegiato alle materie prime di cui dispone l'America del Sud e a consolidare la rete di paesi amici. Questo attivismo potrebbe modificare gli equilibri geopolitici dell’intera area con un effetto destabilizzante di lungo periodo. Non bisogna peraltro dimenticare il sostegno che questi due paesi stanno offrendo alle dittature del continente. Il futuro è così molto plausibilmente indirizzato verso una polarizzazione delle società latinoamericane, con una ripresa dei conflitti e con l'iinescarsi di processi di destabilizzazione delle democrazie esistenti. Il tutto sotto gli occhi degli Stati Uniti che vedono crescere la tensione in una zona staretgica per la sicurezza nazionale statunitense.

 

Approfondimento – Report analitici

La sezione raccoglie i report di BM&C Società Benefit che presentano nel dettaglio le situazioni di crisi che competono ai vari scenari.

Brasile: a un passo dal collasso


L’evoluzione delle vicende brasiliane dimostra ancora una volta la propensione di alcuni fattori di crisi ad assumere, almeno su scala locale, un carattere sistemico. In particolare la degenerazione in atto nel panorama economico e politico brasiliano passa attraverso alcuni stadi di mutazione che i diversi piani in cui si articola un sistema economico e sociale. Nel caso specifico l’innesco della crisi è partito dal crollo dei prezzi delle commodity che in Brasile rappresentano la quota rilevante della produzione del PIL: materie agricole, minerali e idrocarburi. La crisi ha determinato una recessione molto profonda e da ultimo ha toccato la credibilità di una classe politica travolta dagli scandali. L’epilogo si è avuto sul piano istituzionale con l’impeachment votato contro la Presidente Rousseff e l’approdo della crisi sul piano geopolitico. Il caso Brasile rischia di diventare rappresentativo di una moltitudine di realtà, in primis le repubbliche centroasiatiche ex sovietiche e, soprattutto, il Sud Africa, che sta attraversando un decorso molto simile a quello del paese latinoamericano. Recentemente, il 29 aprile, la Corte Suprema ha, infatti, consentito di riaprire le indagini relative a 783 casi di corruzione a carico del Presidente Jacob Zuma (Documento chiuso il 12 maggio 2016)
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